Alpinismo ed attività estrema. Sistemi di segnalazione e ricerca in montagna

Nell’articolo precedente abbiamo parlato dell’importanza, normativamente prevista, di dotarsi di sistemi di segnalazione e ricerca, pala e sonda da neve quando ci si appresta alla pratica dello sci alpinismo, dello sci fuori pista e delle attività escursionistiche in generale.

Pare opportuno soffermarsi sull’analisi di detti sistemi di segnalazione e ricerca, spiegandone il relativo funzionamento, al fine di comprendere meglio l’importanza di questi dispositivi nelle operazioni di ricerca delle persone travolte da valanga.

L’ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga) è una ricetrasmittente di segnale a corto raggio, sintonizzata sulla frequenza di 457 KhZ, secondo quanto recepito dal PNRF (Piano Nazionale Radio Frequenze) approvato con DECRETO 13 novembre 2008 in accordo con la Decisione 2006/771/CE.
L’Artva viene usato dagli escursionisti in modalità di trasmissione in modo da consentire ai soccorritori, in caso di eventuale necessità, di ricevere il segnale in altro apparecchio posto in ricezione.
Le caratteristiche tecniche degli ARTVA attualmente in commercio, sono stabilite nella raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03, la quale consente l’utilizzo ed il commercio di Artva a uno o due frequenze di lavoro, dotati di una, due o tre antenne, analogici o digitali.

Dal 2016, tuttavia, si è preferito commercializzare solamente apparati digitali a tre antenne, i quali risultano maggiormente efficienti nella ricerca dei travolti in valanga, permettendo ai soccorritori di ridurre notevolmente la durata delle operazioni di soccorso.
Alcuni apparati possono essere dotati di una funzione secondaria chiamata W-link, consentono inoltre di inviare ad altri apparati digitali segnali di movimento dovuti al battito cardiaco o alla respirazione.

Alla luce di quanto sopra, sia in questo articolo che in quello precedente, pubblicato in data 26 gennaio, appare evidente la necessità di munirsi di questi sistemi di segnalazione e ricerca oltre alla pala e sonda da neve, per permettere un tempestivo ed idoneo intervento di soccorso, in quanto, in caso di persone travolte in valanga, una rapida individuazione dell’escursionista travolto può essere determinante per la sopravvivenza o meno dello stesso.

Esiste inoltre un comunicatore satellitare in grado di inviare e ricevere messaggi, seguire un percorso, salvare una traccia, condividere un viaggio e, se necessario, lanciare un SOS tramite una rete satellitare che garantisce il 100% di copertura al mondo, per ricevere assistenza dal centro di monitoraggio internazionale sempre attivo.

La Redazione


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