Sci per disabili durante la pandemia

A CURA DI MAURO BERNARDI

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Come la maggior parte dei lettori sanno, lo sport è un mezzo con la quale la persona, sia che pratichi lo sport a livello amatoriale che agonistico, può raggiungere una condizione psicofisica equilibrata e piacevole. Nelle persone con disabilità lo sport offre un’ulteriore opportunità: riscoprirsi abili e ritrovare il proprio o un nuovo posto, nella vita sociale. Quest’inverno, a causa delle restrizioni dovute all’epidemia COVID, la normale attività sportiva ha subito un brusco arresto, con tutte le conseguenze socio-economiche che tutti sappiamo.
Quando una persona con disabilità, in particolare chi vive la condizione di paraplegia, tetraplegia o amputazione degli arti inferiori, contatta Enjoyski Sport Onlus, per chiedere informazioni relative ad una prova di sci con il monosci o il dualski, ha già superato diverse “barriere”.
Provate ad immaginare per chi, costretto a muoversi a bordo di una sedia a rotelle, prende coraggio e sceglie di provare a sciare da seduto, in un ambiente considerato normalmente ostile neve, freddo, salite, discese,…..inoltre, quando scopre che per sciare in autonomia deve salire a bordo di un attrezzo sotto il quale è posizionato uno sci (nel caso del monosci) e due (nel caso del dualski) senza nessun tipo di freno (cosa che invece è presente nella sedia a rotelle che usiamo quotidianamente) ed infine, scopre che se cade in maniera errata, potrebbe farsi male alle braccia, unica risorsa per la propria autonomia (guidare, muoversi, vestirsi, mangiare, e svolgere tutte le azioni quotidiane).
Ad inizio stagione, come responsabile ed organizzatore dei corsi di sci dell’associazione ed in collaborazione con le diverse scuole sci con le quali collaboriamo, ho ricevuto diverse richieste da parte di disabili, famiglie e maestri di sci, nelle quali esprimevano il desiderio di avvicinarsi alla disciplina dello sci alpino. Purtroppo, ho dovuto temporeggiare diverse volte ed alla fine, pochi giorni fa, confermare che questa stagione non sarebbe stata quella in cui avrebbero provato a sciare.
Qualcuno potrebbe pensare, cosa vuoi che sia, per una sciata, ma personalmente non la vedo così! Per quanto mi riguarda, lo sport, ed in particolare lo sci alpino, mi ha permesso, dopo l’incidente nel quale sono diventato disabile, di trovare nuovi stimoli, nuova carica e scoprire che potevo avere ancora un posto in questo mondo.
Conseguito il titolo di maestro di sci ( SKI INSTRUCTOR III° Special Instructor), categoria “sitting” presso la SNOWSPORTS ACADEMY SANMARINO, ed in attesa che venga riconosciuto anche in Italia, in affiancamento ai maestri di sci italiani, ho avvicinato tantissime persone con disabilità e le loro famiglie allo sci alpino, scoprendo che , anche per la maggior parte di questi disabili, lo sci regalava un senso di libertà, autonomia e uguaglianza nei confronti delle persone normodotate.
Durante la programmazione della stagione invernale, insieme al maestro di sci ed atleta paralimpico Marco Zanotti, abbiamo programmato le attività di SKI PASSION ASD nella quale sono tesserati circa 80 atleti (disabili e normodotati) e ad ottobre, abbiamo deciso di tesserare, gli atleti che erano pronti per partecipare alle loro prime gare. Scelta vincente, perché grazie al tesseramento FISIP Fisi e CSI, abbiamo potuto proseguire il percorso sportivo dedicato a (solo) questi 12 atleti.
La stagione sciistica è ormai al termine ma possiamo dire, con estremo orgoglio, che gli atleti in questione hanno “lavorato” duramente partecipando ai 5 allenamenti settimanali, seguendo con costanza le lezioni scolastiche e mantenendo un rendimento buono, nonostante le fatiche, rese ancor più pesanti, dalla condizione di disabilità. Sono molto orgoglioso dei nostri atleti disabili, perché hanno saputo cogliere l’opportunità di sentirsi vivi attraverso lo sport. Un ringraziamento particolare va alla società impianti del Monte Pora, del Passo della Presolana e degli Spiazzi di Gromo, che , nonostante il bassissimo numero di skipass venduti, e le numerose spese di mantenimento e funzionamento degli impianti di risalita e delle piste di sci, hanno saputo garantire questa meravigliosa opportunità di crescita personale, sportiva e sociale dei nostri atleti.

 

                         Mauro Bernardi
(primo maestro di sci disabile in Italia: Enjoy Ski Onlus)

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