Ce l’ha fatta Federica Brignone a mettersi alle spalle le delusione di un mondiale in casa che le ha riservato solo amarezza. Dopo le uscite infelici in pista e fuori, bisognava tornare a far parlare gli sci, che poi è l’unica cosa che davvero conta. Ci è riuscita su La VolatA di Passo San Pellegrino dove ha vinto in maniera chiara e netta il supergigante impedendo a Lara Gut, lanciatissima verso la conquista della grande sfera di cristallo (i punti di vantaggio su Petra Vlhova sono 187, ma attenzione perché ora per la slovacca arrivano gli slalom; sarà lotta serrata fino alle finali di Lenzerheide), di centrare la tripletta dopo il bis in discesa. Ma c’è di più. Con la sedicesima vittoria in coppa del mondo, la prima quest’anno, la valdostana raggiunge Deborah Compagnoni in vetta alla classifica delle sciatrici azzurre più vincenti di sempre. Per il momento in cui viene, e per cosa rappresenta è una delle vittorie più significative nella sua carriera. Avevamo stigmatizzato certe sue esternazoni fuori luogo a Cortina, l’applaudiamo oggi. Si fa così. L’Italia saluta un successo di squadra: quarta Elena Curtoni, quinta Francesca Marsaglia e sesta Marta Bassino. Questo portale è nato per accendere le luci della sensibilizzazione sul tema della sicurezza sugli sci: mentre scriviamo, negli occhi abbiamo le due rovinose cadute della norvegese Kajsa Lie e dall’austriaca Rosina Schneeberger; trasportate in elicottero all’ospedale di Trento, hanno entrambe riportato la frattura di tibia e perone. A loro vanno i nostri più affettuosi auguri. La tre giorni che ha salutato il battesimo assoluto della Val di Fassa in coppa del mondo, è stata un successo. Chissà non possa avere un seguito nelle stagioni a venire. Pista bellissima preparata alla perfezione: per quanto abbiamo visto, potrebbe essere qualcosina di più che una legittima speranza.
Dalla Bulgaria arriva invece un azzurro sbiadito: dodicesimo Luca De Aliprandini nel gigante sulla Marc Girardelli. Come ha lui stesso ammesso, dopo la scarica di adrenalina a Cortina, ha bisogno di tirare un po’ il fiato e ricaricare le pile. Indietro tutti gli altri azzurri, a conferma che la strada in gigante è ancora lunga e in salita. Chi non si ferma più è Mathieu Faivre, che dopo l’oro sotto le Tofane ha vinto anche qui. Dietro di lui,si sono piazzati Marco Odermatt a 75 centesimi e Alexis Pinturault a 81. Per quanto riguarda la coppa del mondo, la partita è chiusa da quando Aleksander Kilde è finito sul lettino del chirurgo a farsi aggiustare il ginocchio. Alexis Pinturault è ormai a un passo dalla sua prima grande sfera di cristallo. Finalmente, viene da aggiungere. Perchè uno sciatore della sua classe non può non averne almeno una nella bacheca di casa. È un conto aperto con la storia di questo magnifico sport che va assolutamente saldato.
Lorenzo Fabiano