Chi l’avrebbe mai detto che una bambina di 8 anni sarebbe riuscita nell’impresa di mettere insieme Steve Jobs, Carlo Collodi e uno dei borghi più belli d’italia.
L’autrice di questo insolito puzzle si chiama Ginevra Di Pasquale, giovanissima atleta del “3000 Ski Race”.
E’ cresciuta a pane e sci in quel di Pescocostanzo, poco più di 1000 anime in un angolo d’Abruzzo ricco di tradizioni, di storia e soprattutto di fondisti. Ma la vittoria stavolta è arrivata dallo sci alpino con la giovanissima pescolana che è andata a vincere nientemeno all’Abetone il titolo assoluto della categoria Baby1 nella finale nazionale del Pinocchio sugli sci. Evento simbolo, tributo alla creatura collodiana, rampa di lancio nell’orbita agonistica per le promesse dello sci nazionale.
In Toscana tuttora sgranano gli occhi nel vedere una bambina così grintosa e testarda tagliare il traguardo e reclamare a gran voce: “ho vinto la scommessa”. Per la verità in pochi hanno capito a cosa si riferisse, ma i soliti bene informati hanno svelato l’arcano. Ginevra aveva sfidato la mamma Giulia: “se arrivo prima al Pinocchio mi regali l’Iphone”. Mai premio hi-tech è stato così desiderato e meritato in una gara dall’esito sicuramente non prevedibile. Ha rifilato oltre un secondo alle coetanee di club quotatissimi dei comitati alpini. Eppure chi conosce da vicino la realtà nella quale Ginevra è cresciuta può aggiungere qualche dettaglio in più, utile a capire come è maturato questo successo.
Gli inizi sembrano ricalcare quelli di una certa Lara Gut. Come la ticinese, anche Ginevra ha messo gli sci ad appena tre anni e mezzo. I primi passi sulle piste di casa a Valle Fura, poco sopra il paese, grazie al papà Francesco, maestro della locale scuola di sci. Colpisce la sua determinazione. Nessun timore di pendii o dei tracciati. Agonista già fra i superbaby, categoria nella quale si mette in evidenza vincendo le garette del circuito regionale del comitato campano. Risultati che fanno felici chi l’ha sciisticamente cresciuta, Anna Di Donato e Manuel Cappelli. E ancora di più l’ex azzurro Christian Castellano, ora direttore tecnico del “3000 Ski Race” e il suo presidente, Francesco d’Aniello, patron dalle idee chiare e obiettivi precisi. Con questa vittoria di Ginevra Di Pasquale, arriva un segnale: la strada imboccata è quella giusta.
Stefano Buccafusca
(giornalista e Caporedattore TG La7)