PISTE DI ALLENAMENTO: Come cambia la normativa

A CURA DELL'AVV. FRANCESCO PERSIO

Le piste di allenamento hanno sempre avuto un ruolo di fondamentale importanza all’interno delle stazioni di sport invernali, considerato l’elevato numero di sciatori agonistici che le percorrono e la qualità dell’attività sportiva ivi svolta.
Tali piste costituiscono il fulcro del movimento sportivo degli Sci Club ed all’interno della loro area si svolge l’attività agonistica dei vari Sci Club.
Al loro interno si svolge l’esercizio sportivo  finalizzato a migliorare le prestazioni agonistiche degli atleti al fine di raggiungere il livello di prestazione sportiva corrispondente alle proprie doti e capacità,  compiendo il necessario percorso formativo che costituisce la base dell’attività sportiva.
Le piste di allenamento hanno sempre avuto un ruolo preponderante all’interno dei comprensori sciistici; attualmente, per effetto della pandemia, costituiscono il baricentro esclusivo dell’attività sciistica, considerato che le stazioni di sport invernali sono aperte soltanto per consentire l’attività agonistica nel rispetto di rigorosi protocolli.
E’ facile pertanto comprendere il ruolo di assoluta centralità delle piste di allenamento nell’attività sciistica di tipo agonistico.
Tale importanza non è sfuggita al Legislatore il quale ha previsto fin dalla Legge 363/03 un apposito articolo che disciplina le piste di allenamento.
Con il trascorrere del tempo è stata avvertita l’esigenza di una modifica della normativa attraverso un adattamento alle diverse esigenze degli sciatori agonisti.
In questo senso, in sede di modifica, sono state introdotte importanti novità che riguardano le piste di allenamento come di seguito illustrate:
1) l’individuazione delle piste è  attualmente riservata ai gestori degli impianti mentre in precedenza la stessa era prevista nei confronti dei Comuni
2) è stato inoltre eliminato il numero minimo di tre piste e di almeno tre impianti per l’individuazione delle piste di allenamento; attualmente quindi il gestore degli impianti può individuare le piste di allenamento senza vincoli di sorta rispetto al numero di piste e di impianti di risalita presenti nel comprensorio
3) è stato previsto a carico dei gestori l’obbligo di delimitare le piste di allenamento, di disporne la chiusura al pubblico separandole con adeguate delimitazioni dalle altre piste, inibendone il passaggio agli utenti turistici, con ulteriore obbligo di apporre all’inizio del tracciato un cartello con la scritta “PISTA CHIUSA”.
Tale norma prevede precisi obblighi a carico del gestore, differenziandosi dalla Legge 363/03 che, invece, prevedeva soltanto un generico obbligo di “separare le piste con adeguate protezioni” senza però di fatto precisare il soggetto tenuto a rispettarlo.
L’attuale normativa si distingue pertanto (rispetto alla precedente) per l’indicazione di precisi obblighi e per l’individuazione del gestore degli impianti quale soggetto tenuto a rispettarli.
4) la predisposizione delle piste di allenamento spetta all’associazione o società sportiva che organizza le sedute di allenamento.
5) l’organizzazione sportiva al termine della seduta di allenamento deve provvedere a togliere i pali da slalom ed ad eliminare le buche createsi durante l’allenamento.
6) Tutti coloro che frequentano le piste di allenamento per lo sci alpino e per lo snowboard  devono essere muniti di casco protettivo omologato; in precedenza l’allenatore era espressamente esentato dall’obbligo del casco.
7) è vietato agli sciatori non autorizzati di accedere all’interno delle piste di allenamento.

Nel complesso, la precedente normativa ha subito una evidente evoluzione attraverso l’introduzione di dettagliati principi innovativi che sicuramente potranno contribuire a rendere più proficua l’attività dei club.

Avv. Francesco Persio
(Commissione Governativa Riforma dello Sport)

 

 

 

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Avv. Francesco Persio
Francesco Persio è nato a Rieti il 25 agosto 1957, titolare dello studio legale fondato nel 1908 con sede in Rieti (Piazza Vittorio Emanuele II n.11) Laureato nel 1981 presso l’Università “La Sapienza” di Roma; Avvocato cassazionista iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma. Esperto giuridico del Governo, componente della Commissione Governativa di Riforma dello Sport; ha scritto per conto del Governo la nuova normativa sulla sicurezza degli sport invernali (D.lgs 40/2021) ricevendo l'encomio del Ministro. Presidente dell'Associazione “Vittime degli incidenti sugli sci” nonché dell'associazione “La Tua sicurezza sugli sci”; ha creato il portale Sciare sicuro che costituisce un valido osservatorio sulla sicurezza degli sciatori. Si occupa da molti anni della sicurezza delle piste da sci; impegnato a divulgare i principi e le regole della sicurezza attraverso trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali; relatore in diversi convegni nazionali, promotore della conferenza stampa sulla sicurezza nelle piste da sci presso la Camera dei Deputati. Conoscitore ed esperto della montagna e dello sci, in gioventù ha svolto attività agonistica partecipando a numerose gare. Nel 1975 è diventato maestro di sci, conseguendo la relativa abilitazione al Passo dello Stelvio (BZ). Ha esercitato l’attività di maestro di sci in Italia, a Bariloche (Argentina), a Valle Nevado (Cile), ad Aspen in Colorado (USA), a St.Moritz (Svizzera). E’ stato componente della Commissione di Esame dei Maestri di sci.

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