Malori: disturbi respiratori e cardiovascolari

Disturbi respiratori e crisi asmatiche.
Il freddo e il clima secco possono scatenare difficoltà respiratoria e crisi asmatiche, per questo gli sciatori  che sanno  di soffrire di queste patologie devono ricordarsi  di portarsi con sé la terapia al bisogno per assumerla immediatamente non appena  avvertono  il disturbo.
Problemi cardiovascolari.
Chiunque soffre di problemi cardiovascolari deve essere molto prudente.
Le quote in cui sono le piste italiane non scatenano l’edema polmonare tipico dell’alta quota, ma persone con scompenso cardiaco, anche abituate a sciare,  possono essere messe in difficoltà e scompensarsi a causa della  necessità di fare anche solo 100 mt in salita ad es  per una chiusura improvvisa  di un impianto sciistico.
Non è infrequente che chi soffre di tachicardie sopraventricolari parossistiche e di fibrillazione atriale durante l’attività sciistica abbia uno scatenarsi dell’aritmia; in tal caso è fondamentale fermarsi evitando qualsiasi tipo di sforzo e chiamare il soccorso.
La cardiopatia ischemica può sopraggiungere per chiunque in quota, sforzo e ipossia per chi ha una malattia anche misconosciuta delle coronarie, comporta un aumento del rischio dell’infarto; in questi casi l’aspetto preventivo fondamentale consiste nel non sottovalutare il dolore toracico con le sue componenti di irradiazioni (molto infido è quello alla bocca dello stomaco troppo spesso creduto “un indigestione”) e chiamare immediatamente il soccorso.

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