Quale sarà il domani dello sci azzurro ? Non serve una sfera di cristallo, ma orientare la bussola a est: direzione Zoncolan, montagna friulana per eccellenza. La Carnia, epicentro di sconquassi sismici e di tragedie belliche, ci trasmette le suggestioni di quello che è, sarà o potrebbe essere il futuro del dopo Brignone e del dopo Covid soprattutto.
Test d’eccellenza gli Assoluti Children che trovano una sintesi nelle imprese di Lara Colturi, dei team altoatesini (Seiser Alm e Ladinia Alta Badia) e della trio sorpresa del Centrosud (Attanasio, Lallini, Dauti). Inevitabile partire da Lara, che sarebbe scontato definire figlia d’arte della premiata ditta Colturi-Ceccarelli. Il DNA non basta, ci vogliono testa, talento e grinta che la 15enne piemontese invece possiede, per essere capace di realizzare un fantastico “triplete”, sia nella disciplina veloce 1° in SG (in sintonia con mamma Daniela e papà Alessandro) che in quelle tecniche, 1° GS e 1° SL.
Una predestinata? Lo speriamo di cuore ma lo sussurriamo da scaramantici incalliti. Ci perdoneranno gli altri vincitori di categoria (Sebastiano Zorzi, Fiemme Ski Team doppietta in GS e SG), ma la seconda nota di rilievo della kermesse friulana nasce poco distante. Fra l’Alpe di Siusi e la Val Badia. Due fra i luoghi simbolo dell’Ital-sci. Sul taccuino questi nomi da ricordare: Nadine Trocker (1° GS, 4° SG), Alex Sielbernagl (1° GS, 3° SG, 4° SL) e David Castlunger (1° SG, 2° SL) . I primi due frutto prezioso della sapiente organizzazione del Seiser Alm, guidata da Christoph Senoner con un tecnico di straordinario valore come Arnold Karbon. Il terzo, David Castlunger, della pattuglia altoatesina del Ladinia Val Badia si era già messo in evidenza nel 2018 stravincendo a Roccaraso la finale nazionale Giovanissimi. Più di una promessa, “Cast” è la conferma della continuità ai vertici delle categoria Ragazzi, su cui è soffiato quest’anno l’ormai imprevedibile vento del sud.
Dopo Carratù e Zazzaro, spuntano le nuove frecce dell’Appennino. Solo a chi non sa cosa si muove nel vivaio meridionale può stupirsi di trovare Luigi Attanasio (Settecolli) così in alto nelle classifiche: 2° SL, 2° SG, 4°GS. Figlio di un mix inedito: sapori forti della natìa Calabria, colori regionali campano-pugliesi, coach partenopeo Andrea Barulli, sede di allenamento le piste dell’Aremogna (Roccaraso). Stesse nevi con sci club omonimo, dove è cresciuta un’altra freccia, Semire Dauti (2° SG) , allenata da Davide Cuccarollo. Podio abruzzese poi di Alessandra Di Sabatino (Eur), 2° SL. Che dire poi del romano Edoardo Lallini (Sc Livata) che porta a casa il 3° posto in GS nel solco della sorella Margherita.
“Del doman non v’è certezza” diceva il Magnifico ma con queste premesse dallo Zoncolan si può essere davvero ottimisti da nord a sud dello stivale sciistico.
Stefano Buccafusca
(giornalista, Caporedattore Tg La7)