In questi giorni le aziende più importanti stanno svolgendo i test degli sci e dei materiali che andranno ai piedi degli appassionati nella stagione 2021/22. Molti marchi hanno deciso di non cambiare radicalmente la collezione visto che quest’inverno, causa pandemia, non è stata neanche vista all’interno dei negozi. Sempre causa pandemia i testatori saranno pochissimi rispetto agli anni passati, e i risultati dei test, le anteprime e le novità della stagione successiva, saranno come ogni anno raccontati nella rivista leader del settore, SCIARE MAGAZINE.
In questi giorni anche il Circo Bianco, approfittando delle condizioni meteo ancora invernali e di quelle fisiche degli atleti freschi di gare, sta svolgendo test di materiali racing che verranno utilizzati nella prossima stagione.
I giorni dei test sono molto impegnativi vedendo i primi 15 atleti al mondo fare da riferimento a cascata per tutti gli altri, testando fino a 50 paia di sci a disciplina e cercando di individuare, mediante sensazioni e cronometro, i 10 paia di sci che verranno utilizzati per gli allenamenti estivi e per la stagione successiva di gare.
In queste giornate di lavoro vengono testate piastre nuove, assetti, sciancrature diverse, scorrevolezza delle solette, preparazioni differenti degli stessi sci ecc. Il lavoro è assolutamente d’equipe vedendo allenatori, ski-man, brand specialist, ingegneri e video-man al lavoro per avere più informazioni possibili sull’evoluzione dei materiali che i campioni utilizzano.
Il tempo per quanto riguarda la Coppa del Mondo è tiranno perchè gli atleti devono scegliere in pochi giorni, sicuri di cosa è più giusto per le proprie corde, il feeling che si raggiunge con quell’attrezzo piuttosto che con un altro. La scelta dello sci è un rito particolare; spesso infatti si sceglie uno sci anche per le sensazioni che trasmette e non solo per la prestazione cronometrica di per sé.
Ci sono atleti che riescono ad essere molto chiari con le proprie sensazioni e spesso individuano la piccola modifica d’assetto o di preparazione per raggiungere l’ottimo anche sotto un aspetto cronometrico. Altri atleti non riescono ad individuare le sfumature, e si affidano quindi all’esperienza dei propri allenatori e ski-men e non per ultimo alle prove crono.
Marco Santoni
(Allenatore federale e titolare di One Race)