
«Lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino deve possedere una assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi. È fatto obbligo in capo al gestore delle aree sciabili attrezzate, con esclusione di quelle riservate allo sci di fondo, di mettere a disposizione degli utenti, all’atto dell’acquisto del titolo di transito, una polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni provocati alle persone o alle cose» recita il Decreto legislativo numero 40 del 28 febbraio 2021.
L’obbligo di assicurazione RCT (Responsabilità civile verso terzi) per sciatori e snowboarder scatta dal 1° gennaio 2022; oltre alla copertura assicurativa è previsto l’obbligo del casco per i minori di 18 anni. In arrivo anche per chi a sciare ci va in stato di ebbrezza dopo aver alzato un po’ troppo il gomito. Andy Varallo, presidente del Consorzio Dolomiti Superski, è parecchio perplesso. Non esprime tanto dubbi sul merito del provvedimento, quanto sulla tempistica.
Varallo, cosa non va con questo Decreto?
«Fino a due settimane fa l’informativa indicava la data del 31/12/2023 per l’entrata in vigore. Ora è stata anticipata. Chiediamo pertanto sia prorogata, se non al 31/12/2023, almeno di un anno. Siamo ormai sotto data, alcuni comprensori come Cervinia e Val Senales hanno già aperto. In così poco tempo è per noi difficile organizzarci e garantire che tutte le disposizioni siano ottemperate».
Come vi state organizzando?
«La legge dispone che dobbiamo mettere a disposizione del cliente la copertura assicurativa. In pratica, fai il tuo skipass e separatamente puoi farti online anche l’assicurazione per la durata a seconda delle tue esigenze. Le tariffe variano, noi abbiamo l’obbligo di avere un contratto con una compagnia assicurativa che ci permetta di offrire una polizza RCT. Se il cliente è già provvisto di assicurazione è a posto; lo stesso se ha la tessera FISI, che include una polizza migliorata e rafforzata. La FISI ha però avuto tempo per prepararsi, noi dobbiamo fare tutto adesso con la stagione che sta per iniziare. E poi c’è un’altra questione da sottolineare».
Quale?
«Chi acquista lo skipass, non credo si soffermi a leggere punto per punto ogni comma del contratto assicurativo. Fa il biglietto e va a sciare. Diverso, per chi ha sottoscritto la tessera FISI, che il tempo per leggere e capire cosa offra la polizza, ce l’ha».
Cosa chiedete in sostanza?
«La proroga, se non al 31/12/2023, almeno di un anno. È stato fatto tutto all’ultimo momento, non si possono cambiare le regole in corso di stagione. Non è giusto per noi e per i nostri clienti».
Lorenzo Fabiano





