Nella foto sopra Jannik Sinner; sotto Goffredo Mammarella; entrambi in azione
durante la finale del Gran Premio Giovanissimi a Falcade nel 2012
Gran Premio Giovanissimi, Falcade 2012
Goffredo Mammarella al centro; alla sua destra Jannik Sinner
Jannik Sinner (vittoria Australian Open)
Goffredo Mammarella
Soltanto cinque decimi, questo il distacco con il quale Goffredo Mammarella si è aggiudicato a Falcade il 24 marzo 2012 la finale del Trofeo Gran Premio Giovanissimi, lasciandosi alle spalle niente meno che l’emergente talento alto atesino Jannik Sinner (già vincitore di una precedente edizione della stessa gara); nelle classifiche riportate in calce, risultano i tempi di Jannik e di Goffredo ma anche di tanti altri giovanissimi talenti che hanno poi intrapreso una brillante carriera sciistica.
24 Marzo 2012, Finale nazionale del Gran Premio Giovanissimi, una giornata memorabile per due giovani atleti: da un lato l’alto atesino Jannik Sinner, dall’altro Goffredo Mammarella proveniente dalla terra d’Abruzzo, entrambi giovani promesse dello sci italiano.
Quel giorno sulle nevi di Falcade (BL), Jannik e Goffredo si sono sfidati per la conquista di un posto ai vertici della classifica, insieme a numerosi ragazzi, provenienti da tutta Italia, animati dallo stesso desiderio: il gradino più alto del podio in una delle gare più attese della stagione: i Campionati Italiani Giovanissimi.
Goffredo Mammarella (classe 2001) cresce a Rocca di Cambio, un piccolo paese in provincia di L’Aquila, a pochi minuti dal comprensorio sciistico di Campo Felice, gareggia con i colori dello Sci Club Le Rocche.
Figlio d’arte, Goffredo è infatti il primogenito di Andrea Mammarella, figura di primo piano tra gli Istruttori nazionali che ha formato centinaia di maestri di sci.
Proprio con il papà Andrea, Goffredo inizia a sciare a soli due anni e mezzo, senza sapere che lo attendeva un futuro radioso nello sci.
Il giovanissimo Goffredo inizia a disputare le prime competizioni agonistiche all’età di 5 anni, mostrando fin da subito il proprio talento, la propria grinta e determinazione, che lo mettono subito in vista tra i migliori giovani sciatori d’Italia. Un percorso sciistico caratterizzato da numerose vittorie ma anche da tante difficoltà e sacrifici che lo hanno portato a gareggiare fino in Coppa Europa.
Nella primavera del 2023 Goffredo supera il Master da Istruttore Nazionale; una tappa che rappresenta il degno coronamento di una prestigiosa carriera sportiva.
Jannik Sinner (anche lui, come Goffredo, classe 2001) balzato alle cronache internazionali dopo la recente vittoria degli Australian Open, è originario di Sesto Pusteria ed è stato uno dei giovani sciatori più promettenti di Italia nella sua categoria, mostrando fin da piccolo, anche nello sci, un’attitudine fuori dal comune.
Da una parte, Goffredo, accompagnato dal papà ed allenatore Andrea, proveniente dall’Abruzzo e, dall’altra Jannik, alto atesino, all’inizio seguito da Andreas Schoennegger che per una pura coincidenza, oltre ad essere maestro di sci, era anche maestro di tennis.
Nel 2012 entrambi i due giovani talenti avevano 11 anni ed avevano superato le qualificazioni regionali del Gran Premio Giovanissimi, conquistando il primo gruppo; il sogno per entrambi era di vincere il titolo.
Incredibile pensare come quel “mezzo secondo di distacco” possa aver influito sul percorso di queste due giovani promesse dello sport; dopo il Gran Premio Giovanissimi di Falcade, Goffredo ha continuato ad allenarsi duramente, intraprendendo una brillante carriera nello sci, fino alla Coppa Europa ed al titolo di Istruttore Nazionale; per Jannik invece quella di Falcade è stata l’ultima gara: da quel momento si è dedicato esclusivamente al tennis, trasferendosi dal suo paese di origine fino a Bordighera, alla corte di Riccardo Piatti. Jannik ha lasciato così il mondo dello sci agonistico compiendo una scelta che si rivelerà poi assolutamente vincente.
24 Marzo 2012, una data come tante altre, sconosciuta a molti ma densa di significato per due giovani ragazzi distanti geograficamente ma con percorsi di vita molto simili, fino ai vertici internazionali attraverso la passione per lo sport e lo spirito di sacrificio.
Una bella storia di sport che racconta di due ragazzi, umili e modesti, che dopo tante fatiche sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi, con molte difficoltà ma con altrettante soddisfazioni.
Chissà se Jannik non debba proprio a quel secondo posto e quindi a Goffredo Mammarella il fatto di essere diventato uno dei più forti tennisti del mondo?
Sappiamo con certezza quello che è riuscito a costruire Jannik nel tennis dopo aver lasciato lo sci. Chissà quale sorte il destino avrebbe potuto riservare a Goffredo se avesse anche lui lasciato lo sci alla volta di un altro sport?
Mentre la mente corre veloce e si sbizzarrisce in ipotesi di vario tipo, sarebbe bello pensare che un giorno Jannik e Goffredo possano ritrovarsi per ricordare la gara del 24 marzo 2012, le loro emozioni, le loro gioie, confrontando i loro percorsi sportivi portati avanti in modo differente da quella data in poi.
Le storie sportive ed umane di Jannik e di Goffredo possono costituire un esempio ed un punto di riferimento, nello sport e nella vita, per tanti ragazzi ai quali, come ha dichiarato Goffredo Mammarella in un’intervista rilasciata lo scorso anno a “Sciare Sicuro”, diciamo: “Non smettete mai di crederci, non sentitevi mai al di sotto di nessuno e continuate ad allenarvi duramente e senza distrazioni”.
Francesco Persio
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