Organizzazione del soccorso

La normativa prevede che il gestore organizzi un servizio di soccorso pista per il primo soccorso entro i limiti del territorio gestito del comprensorio, ovvero nelle piste segnalate come tali. E’ importante quindi che lo sciatore presti molta attenzione ai cartelli di pista chiusa onde evitare di infortunarsi e sentirsi male in punti non monitorati dai servizi di soccorso del comprensorio.
Compito di tali servizi  è di allertare il 118 effettuando un primo soccorso, e di attendere, se necessario, l’arrivo dei sanitari in loco per  il trasferimento in elisoccorso, o di trasportare l’infortunato a bordo pista per consegnarlo al personale delle ambulanze.
Purtroppo, anche per quei comprensori che possono vantare decine di migliaia di presenze nei giorni di punta, non è previsto l’obbligo della presenza di sanitari dedicati al soccorso piste ed in Italia  soltanto in alcune stazioni esistono medici  sulle piste che si dedicano al soccorso. Nella maggior parte dei casi i servizi di soccorso piste non sono gestiti dal Servizio Sanitario, pertanto, trattandosi di Associazioni privare, può essere chiesto il relativo pagamento o un eventuale contributo alle spese.
Inoltre, spesso vengono a vario titolo proposte soluzioni di gestione dell’infortunio (più che del malore), che prevedono la necessità di effettuare la prima diagnosi in un centro traumatologico locale, che abitualmente è un centro privato,  per cui  è opportuno informarsi preventivamente, pena sorprese anche per le tasche più facoltose, sul listino prezzi delle varie prestazioni ed anche sulla tipologia di accertamenti che possono essere effettuati.

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