Nella fase di primo soccorso occorre assolutamente evitare di correre rischi personali, farsi prendere dal panico (con il conseguente pericolo di azioni inconsulte o poco ragionate), agire senza il consenso dell’infortunato (salvo casi di grave necessità), dare medicinali, effettuare diagnosi o eseguire manovre di competenza medica, considerare morto l’infortunato (solo un medico può constatare il decesso); ciò premesso, nel tentativo di prestare soccorso, occorre assolutamente evitare di entrare in contatto con liquidi biologici (sangue, vomito, saliva, etc) dell’infortunato (potrebbero essere veicolo di malattie infettive); se possibile usare guanti protettivi o un sacchetto di plastica ed in ogni caso prestare attenzione agli oggetti taglienti e lavarsi le mani subito dopo il soccorso.
Se presenta emorragie esterne è utile tamponarle con un indumento o con un panno cercando di praticare una leggera pressione.
Evitare di stringere cinture o lacci alla base degli arti ovvero a monte del sanguinamento perché possono causare danni a strutture nervose, muscoli e vasi sanguigni. Evitare anche di mettere la neve a contatto con la pelle perché la bassa temperatura del ghiaccio potrebbe causare delle ustioni da freddo.
Non spostare l’infortunato, a meno che non esistano motivi gravi per farlo (come ad esempio nel caso in cui occorra praticare una rianimazione cardiopolmonare o sussista un grave pericolo immediato).
Questo vale in modo particolare se si sia verificata una caduta o altri tipi di trauma che possano aver causato delle fratture di qualsiasi tipo: un arto fratturato non immobilizzato, spostato bruscamente, può provocare un’emorragia interna di tipo arterioso o lesioni ai muscoli, tendini o nervi, mentre lo spostamento di un infortunato che ha riportato lesioni alla colonna vertebrale si traduce in danni permanenti o morte nel caso di lesione alle vertebre cervicali. Cercare quindi di staccare gli sci, se ancora attaccati allo scarpone, senza muovere troppo l’arto, limitarsi ad allentare gli scarponi senza rimuoverli, cercare di mantenere in asse testa, collo e colonna vertebrale.
Qualora sia ritenuto necessario muovere l’infortunato le posizioni corrette sono le seguenti:
* se ha difficoltà respiratoria o dolore toracico ed in assenza di uno stato di shock, va messo in posizione semi seduta; devono essere slacciati indumenti troppo stretti.
* se ci sono i segni di shock, e dopo episodi di breve svenimento, è indicata la posizione antishock (paziente steso con le gambe sollevate).
* se è incosciente, o potrebbe diventarlo, o si temono problemi di ostruzione delle vie aeree è indicata la posizione laterale di sicurezza (la posizione deve essere stabile, deve essere una posizione laterale con la testa rivolta verso il terreno e senza pressione sul torace che possa ostacolare la respirazione).
non dare MAI da bere all’infortunato incosciente ne tantomeno ad uno cosciente. In linea di massima bere non è mai un urgenza. MAI somministrare bevande alcooliche in caso di ipotermia (l’alcool peggiorerebbe ulteriormente la situazione).
In particolare:
Gestione del paziente incosciente (non in seguito ad infortunio traumatico) e del sospetto arresto cardiorespiratorio (non in seguito ad infortunio traumatico).
Attenzione: mai mettere un infortunato incosciente seduto (la testa gli cadrebbe in avanti e non respirerebbe più e mai lasciare un infortunato incosciente in posizione supina (la lingua cadrebbe all’indietro occludendo le vie aeree).
Se l’infortunato risponde bisogna lasciarlo nella posizione in cui si trova assicurandosi che non vi siano ulteriori pericoli, cercare di capire bene cosa sia successo, chiamare il 118 o 112, coprirlo ed attendere l’arrivo dei soccorsi, rivalutandolo regolarmente.
Se l’infortunato non risponde, chiamare subito i soccorsi e per chi è addestrato iniziare le manovre di rianimazione cardio-polmonare (utile nel paziente incosciente vittima di valore ma non di trauma la posizione laterale di sicurezza).
Evitare sempre nel tempo necessario all’arrivo dei soccorsi che l’infortunato vada in ipotermia. Fondamentale quindi è coprire adeguatamente l’infortunato utilizzando una giacca (se possibile una metallina – coperta termica – ponendo il lato argentato verso il corpo della vittima).
In conclusione è importante prestare soccorso e le prime cure alle vittime di malori o incidenti, ricordandosi della propria sicurezza ed incolumità, della necessità immediata, appena valutata la situazione, di chiamare i soccorsi o delegare qualcuno a farlo aspettando conferma dell’avvenuta chiamata (in Italia 118 oppure numero unico dell’emergenza 112). Nell’attesa dei soccorsi non lasciare mai solo l’infortunato, mantenendo la calma e cercando di fare il minimo indispensabile senza andare oltre le proprie capacità per evitare altri danni.
Dr. Simone Di Giorgi
(Resp.le Soccorso Piste Olimpiadi 2006)